La storia di Matteo

Ciao, siamo Antonella e Maurizio, i genitori di Matteo. Oggi è una delle giornate più belle della nostra vita: finalmente la nostra piccola famiglia si riunisce e torna a casa… tutti insieme, per la prima volta!!!Vorremmo innanzitutto dedicare un pensiero a tutti quei genitori che vivranno l’esperienza di entrare in questo reparto: sia che starete qui per pochi giorni, sia che resterete per qualche momento in più, sappiate che state affidando il vostro piccolo grande bimbo a persone uniche, che si dedicheranno a lui con la massima professionalità e competenza e che vi forniranno tantissimi preziosi consigli di cui far tesoro!

In questi due mesi abbiamo vissuto una esperienza dura, ma allo stesso tempo ricca di grandi soddisfazioni. Abbiamo visto il nostro piccolo Matteo compiere passi da gigante giorno dopo giorno e noi stessi abbiamo compiuto progressi enormi: nei suoi primi giorni di vita, quasi non eravamo in grado accarezzarlo e coccolarlo, poi, pian piano, abbiamo imparato ad accudirlo, allattarlo e proteggerlo.

In questo stesso periodo abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone eccezionali: genitori come noi, che stavano vivendo le nostre stesse tensioni, insicurezze, paure… persone con le quali abbiamo condiviso momenti tristi e momenti incredibilmente felici! Vorremmo ringraziarli, perché ci hanno aperto il loro cuore e ci hanno permesso di scambiarci l’aiuto di cui tutti noi avevamo bisogno. Senza di loro tutto sarebbe stato più lungo e difficile!

Infine desideriamo rivolgerci a TUTTO il personale della neonatologia. Crediamo che questo reparto debba essere un motivo di orgoglio ed un centro di eccellenza della sanità italiana.

In questi due mesi abbiamo potuto apprezzare il vostro valore. Vi siete sempre contraddistinti per l’elevatissimo livello di professionalità alla quale va aggiunta la passione e l’amore con cui svolgete il vostro lavoro quotidiano. Curate i nostri bimbi come se fossero vostri figli: è questo che dà, a noi genitori, la serenità e la forza di affrontare il difficile cammino da percorrere!

Quando per la prima volta siamo entrati nel reparto, eravamo confusi ed impauriti. Voi ci siete stati vicino, ci avete spiegato cosa stava accadendo al nostro piccolo trasmettendoci la forza necessaria ad affrontare la lunga degenza.

E’ grazie al vostro lavoro che oggi stiamo portando Matteo a casa con noi. Non ci sono parole per descrivere la nostra riconoscenza nei vostri confronti. L’unica cosa che possiamo fare, è dirvi che non vi dimenticheremo mai ed augurarvi di vivere serenamente il vostro futuro!

GRAZIE, GRAZIE DI CUORE!!!

Antonella e Maurizio

 

“Ciao bimbi, mi chiamo Matteo e sono nato il 17 gennaio 2011, con un pò di anticipo: 2 mesi! Sapete, ero nella panciona di mamma, ma lì da qualche giorno non stavo mangiando più e così hanno deciso di farmi nascere!

Alle 22:06 mi hanno tirato fuori, pesavo 1 chilo e 54 grammi cappellino compreso; poi però me l’hanno tolto e… brrrrrr che freddissimo!!!  Ero proprio piccolino piccolino… ma già arrabbiato nero, tant’è che ho pianto immediatamente e mi sono fatto conoscere per il mio bel caratterino!

I medici della sala parto mi hanno subito presentato mamma: ero così piccino che piangeva e non sapeva come toccarmi. Poi mentre mi portavano al nido, ho visto per la prima volta babbo: piangeva anche lui, insieme ai miei zietti. Ora voglio dire: macché piangevano tutti? Ero proprio così bruttino??? Poi invece mi hanno spiegato che erano emozionati… boh, io non le capisco mica queste cose da grandi!!!

Da quel momento è cominciata la mia avventura: mi hanno scaldato (avevo un bel pò freddo!!!), poi le prime visite, poi ancora un pò di caldo e ancora visite… insomma, non se ne veniva più fuori e… finalmente mi hanno messo nell’incubatrice, il mio piccolo nido per un bel pò di tempo!

La mattina successiva sono venuti mamma e babbo, e… evvivaaa… per la prima volta tutti e tre insieme! Loro piangevano come bambini, io dormivo come un ghiro: dopo tante fatiche della notte precedente, non avevo mica voglia di stare lì a giocherellare con loro… anche perché non capivano ancora la mia lingua!!!

I giorni successivi sono stati più divertenti: mangiavo, dormivo e di tanto in tanto facevo qualche giochino con le mani insieme a loro.

Però ogni tanto c’era qualcuno che mi dava noia: ora una punturina, ora un colpetto sulla schiena, ora un tubicino nel nasino o nella boccuccia e… uffiii, ma insomma, che volevano da me? Sapere come stavo??? E non facevano prima a chiedermelo?!? Ma guarda un pò questi antipaticoni!!!

Finché un bel giorno s’è fatto a modo mio: via la flebo per l’alimentazione, via il sondino dal naso…

SI MANGIA, PORTATEMI IL BIBEROOOON!!!

Ora però non ditelo ai grandi, ma vi confesso che mi sono divertito un bel pò con i miei amichetti: Aurora, Elisabetta, Serena, Andrea, Leonardo, Niccolò, Vanessa, Federico e tanti altri. Che ridere quando facevamo gli scherzetti alle infermiere: a volte facevamo finta di avere qualche dolorino soltanto per farci fare le coccole! Beh, se ci pensate, che noia starsene tutto il giorno nell’incubatrice a far niente!!!

Ed ora finalmente è arrivato il mio momento… siamo al 18 marzo e… si va a casaaa!!!

Però un bel pò mi dispiace: sapete, dopo tanti giorni, lasciare tutte queste bellissime infermiere e medici non è mica facile!!! Si, è vero, mi hanno chiamato in mille modi diversi – mongolfiera, pancione del reparto, commendatore, tronchetto della felicità, topino, pupazzetto… – però sono simpaticissimi!!!

Mi rivolgo proprio a voi cari zietti adottivi, io ormai mi sono affezionato a tutti e vi voglio un mondo di bene!!! Siete stati così buoni e pazienti con me!

Credo proprio che non vi dimenticherò mai… e vi prometto che verrò a trovarvi un sacco di volte.

Resterete per sempre nel mio cuore… vi voglio tantissimo bene!!!

ciaoooooo!!!”

Ps (non so cosa significhi, però mi hanno detto che si deve scrivere così!!!): oggi peso 2 chili e 100 grammi, mamma mia che panciona che c’ho!!!

Pps: a pensarci bene… non mi lascerete mica andare via con questi due babbei, verooo???

AIUTOOO!!!

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