La storia di Angelica

Oggi ha sei anni e conosce tre lingue, quando è nata pesava appena 550 grammi ed è stata ricoverata sei mesi nell’Unità di Neonatologia

“Mia figlia ha sei anni, parla italiano, inglese e rumeno e, soprattutto, sta bene. Guardandola oggi, e ripensando alla prima volta che l’ho vista appena nata, credo che si sia verificato un miracolo. Un miracolo reso possibile dai medici dell’Unità di Neonatologia del Policlinico Umberto I, diretti dal Prof.Mario De Curtis , che porterò sempre nel mio cuore”.

Quando la signora Monica ci racconta la storia della sua secondogenita, Angelica, dalla sua voce trapela un misto di gratitudine e di incredulità per tutte le difficoltà che la sua bambina (e con lei tutta la sua famiglia), ha dovuto superare sin dal momento in cui è venuta al mondo. Era il 10 maggio 2010, 4 giorni prima la signora – arrivata dalla Romania in Italia nel 2007 per ricongiungersi a suo marito Mitko, che aveva trovato lavoro nel nostro Paese 8 anni prima – non si sente bene e decide di andare all’Ospedale di Colleferro, il comune dove vive con la famiglia.

“Ero incinta di 22 settimane e  cinque giorni, appena i medici mi hanno visitato hanno capito che dovevo essere trasferita al Policlinico Umberto I di Roma perché qualcosa non andava – racconta la signora Monica –. Il sacco amniotico si era rotto e così, 96 ore dopo è nata Angelica, pesava appena 550 grammi. Mi ricordo che la prima volta che l’ho vista, subito prima che la portassero in Terapia Intensiva Neonatale, è stato un grande shock. Non riuscivo a capire come una creaturina così piccola avrebbe fatto a sopravvivere. I giorni seguenti le mie preoccupazioni non si erano per nulla affievolite. I medici mi avevano spiegato di tutti i problemi che i neonati estremamente pretermine potevano avere e anche che c’era un’elevata possibilità, vista la grave prematurità, che mia figlia non ce la facesse a sopravvivere”…

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