Boom di gemelli nell’era della provetta

Sempre più nascite plurime in Italia

Negli ultimi trent’anni sono raddoppiate le nascite dei gemelli. Nel 2008 ad esempio su 570 mila nascituri ben 17.100 erano gemelli, circa il 3 per cento del totale. In aumento anche le triplette che oggi rappresentano il 4 per cento dei bambini nati da parti gemellari. Un vero e proprio boom di doppi e tripli fiocchi emerso in occasione del primo convegno nazionale sui gemelli in età pediatrica organizzato dal registro nazionale gemelli dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con l’unità di neonatologia, patologia e terapia intensiva neonatale del Policlinico Umberto I°, Università La Sapienza di Roma.

“L’aumento dei parti plurimi –  ha spiegato Mario de Curtis direttore dell’Unità di neonatologia e terapia intensiva neonatale del Policlinico Umberto I di Roma –  è legato al maggior ricorso alla fecondazione assistita ma anche all’aumento medio dell’età materna, fattore che favorisce la nascita di gemelli: nel 1982 solo il 9% delle donne che partoriva aveva un’età superiore ai 35 anni nel 2007  si è passati al 35 per cento”.

Questo fenomeno ha delle implicazioni mediche molto importanti visto che in più della metà dei casi i gemelli nascono prematuri, cioè prima della 37ª settimana di gestazione. E nel 10 – 15 per cento dei casi con un peso molto basso, inferiore al chilo e mezzo. Carenza, questa, molto più evidente nel Centro-Sud, dove accade che molti neonati non possono essere curati nel centro dove nascono, ma vengono trasferiti nelle prime ore di vita da un ospedale ad un altro con sicuro peggioramento della loro prognosi. Resta da capire che cosa determina le nascite gemellari e  proprio questo è l’obiettivo dello studio promosso dal Registro Nazionale Gemelli dell’Iss, nel quale sono registrati attualmente 22.000 gemelli, circa 2000 dei quali hanno meno di 12 anni. Confrontando le informazioni fornite dai gemelli e non si cercherà di capire come si trasmette l’essere gemelli. In particolare si vuole capire se si eredta dalla linea materna o da quella paterna e se ci sono differenze fra gemelli monozigoti e  dizigoti. L’attenzione dei ricercatori si focalizzerà, inoltre, sull’influenza dei geni. Per quanto riguarda la gestione delle famiglie alle prese con i nuovi arrivati abbiamo già qualche dato confortante. Questa volta a regalarcelo sono i papà che, quando arrivano i gemelli, si trasformano in veri “super-mammi”. Dai primi risultati di uno studio del Dipartimento di psicologia dell’Università di Torino è emerso che il 90% dei padri di gemelli assume sin dall’inizio un ruolo anche “materno”, contro meno del 50 per cento degli altri papà di figli singoli.

Valentina Arcovio – Fonte: Il Mattino – edizione del 17 Gennaio 2009

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